Dal giugno 2016, in seguito alla entrata in vigore della Legge n. 76, in Italia è possibile sancire l’unione civile tra persone dello stesso sesso. Si tratta di un provvedimento normativo a lungo aspettato che decreta il riconoscimento per le coppie lgbt di fondamentali diritti, ai quali ci si augura di vedere presto aggiungersene altri.
Ma cosa prevede la cerimonia dell’unione civile?
La celebrazione consiste nella dichiarazione pubblica da parte della coppia, al cospetto di un Ufficiale di Stato Civile e alla presenza di due testimoni, della volontà di voler costituire unione civile. Dopo avere provveduto all’identificazione delle parti e alla lettura delle norme che regolano i diritti e i doveri reciproci viene dunque dichiarata l’unione.
Il rituale è snello e semplice, consentendo cerimonie più contemporanee, ma non per questo meno emozionanti. Infatti la mancanza di una tradizione consolidata permette, più di altre cerimonie, di personalizzare e rendere unico l’evento.
Il luogo in cui celebrare l’unione civile può essere scelto fra quelli messi a disposizione dal Comune: spesso si tratta di ambienti di edifici storici, a volte anche location all’aperto, come parchi, giardini e spiagge. Molti Comuni stanno mettendo a disposizione scenari da favola per officiare questo tipo di cerimonia.
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